Cupìdo ha scoccato le sue frecce alla Sorrento Positano del 2017, gara che lascia il segno non solo per la sua impeccabile organizzazione e i panorami mozzafiato, ma che può anche cambiare la vita.
Vincenzo e Zagara, appassionati di vita e di corsa, proprio durante la Sorrento Positano 2017 hanno cambiato le loro strade di vita per unirla in una sola.
Come vi siete conosciuti?
Zagara: Sono speaker alle gare podistiche da tanti anni ormai, tramite facebook conoscevo Vincenzo e già sentivo che c’era qualcosa in lui che era speciale. Poi l’ho visto di persona alla 6 ore della Reggia, subito mi ha colpita ed è nata inizialmente una bella amicizia. Lui ha molta esperienza e così gli mandavo i miei allenamenti per avere consigli, poi un giorno decidemmo di fare la Sorrento Positano, il mio sogno, la mia prima Ultra. E così abbiamo iniziato ad allenarci per preparare la gara.
Vincenzo: Per me era inavvicinabile, la conoscevo già perché la vedevo sempre agli eventi sportivi come speaker, ma non avevo il coraggio di avvicinarmi e mai mi sarei immaginato che un giorno quella donna meravigliosa potesse essere mia. Quel poco di coraggio l’ho trovato alla 6 ore della Reggia, non speravo in nulla di più che una bella amicizia. Poi cominciai a darle consigli sugli allenamenti fino a quando non decidemmo di correre insieme alla Sorrento Positano.
L’edizione dell’anno scorso fu l’incoronamento della loro storia d’amore. Iniziarono ad allenarsi per preparare la gara, allenamenti duri anche alle 3 del mattino e man mano che i chilometri aumentavano, cresceva sempre più forte quello che provavano l’uno per l’altra.
La mattina della gara si avviano insieme, è il momento, la prima Ultra di Zagara, per Vincenzo invece è una sfida che già conosce. Partono per ultimi, e insieme proseguono fino al 17° dove Zagara ha rallentato un po’, Vincenzo le da un bacio e va via, fa la sua gara. Lei è immersa nei suoi pensieri, canta, parla, si guarda intorno con il cuore che scoppia di gioia pensando a lui, affogando gli occhi nello splendido panorama che la gara le offre. Ma piove e fa freddo, Zagara inizia a sentire la fatica e il freddo quando a un certo punto da lontano vede comparire Vincenzo, il quale finita la sua gara è tornato indietro per prenderla. La commozione, la felicità di averlo li con lei cancellano il freddo e la pioggia e insieme vanno a prendere la medaglia che Vincenzo mette al collo di Zagara.
Cosa ti ha colpito di più dell’altro?
Zagara: La barba e i suoi tatuaggi sono la prima cosa che mi hanno più colpita e che mi sono piaciuti subito. Poi dopo che ci siamo conosciuti meglio ho capito che lui era “zagara” al maschile, era la metà che mi mancava.
Vincenzo: Tutto, è esattamente come la volevo io, piena di vita, solare, generosa, dolce.
Qual è la vostra filosofia di corsa?
Zagara: Corsa è libertà, è scoprire se stessi, correre è la vita.
Vincenzo: E’ sensazione, libertà…fare quello che si sente.
I ragazzi meritano 2 puntate. Il proseguimento tra qualche giorno…stay tuned