“Porterò in gara 10 atleti che non hanno mai fatto sport”
L’atleta paralimpico con le sue stampelle domenica sarà in gara insieme ad un gruppo di persone con una maglietta e una dedica speciale
E’ la settimana della Napoli City Half Marathon, venerdì 21 si apre lo Sport Expo dove transiteranno più di 15mila persone presso la Mostra D’Oltremare, sabato mattina alle 11 andrà in scena la Family Run&Friends e domenica 23 riflettori accesi alle 9 per la mezza maratona insignita del Bronze Label World Athletics e la staffetta Twingo da viale Kennedy.
Quest’anno la Napoli City Half Marathon abbraccia anche il Charity Program, un ambizioso progetto di fundraising che consente a tutti i runner di correre per un’organizzazione non profit, contribuendo alla raccolta fondi da destinare a progetti solidali. Correre per fare del bene e la Napoli City Half Marathon ha avviato così la collaborazione con Sport Senza Frontiere Onlus, organizzazione non profit che opera nel mondo dell’infanzia e dello sport e che ha maturato un’importante esperienza nel campo della raccolta fondi in occasione di eventi di running. L’obiettivo principale del programma è quello di coinvolgere il maggior numero di organizzazioni non profit presenti sul territorio che avranno la possibilità di acquistare i pettorali della Napoli City Half Marathon ad un prezzo agevolato, per poi distribuirli ad una quota maggiore sostenendo così i propri progetti benefici oltre che attivare un fundraising attraverso i propri podisti solidali.
Quando si parla di Sport Senza Frontiere Onlus e quando si parla di grandi gare non si può non pensare a Gianni Sasso. Il ‘leone di Ischia’, così è soprannominato, sarà in gara domenica alla Napoli City Half Marathon con un ruolo speciale che si è ricamato e che già ama: “Sarò il motivatore di un gruppo di circa 10 persone che per la prima volta si avvicinano allo sport e hanno scelto il running. Avranno una speciale t-shirt con scritto il suo motto di ora e di sempre: “Usa quello che hai, realizza quello che vuoi”. Correremo, faremo festa, non vedo l’ora di essere sulle strade della mia amata Napoli”.
Ma chi è Gianni Sasso? E’ un uomo dall’energia esplosiva, dalle molteplici vite, un campione nello sport e nella vita, quello che sogna di fare lo realizza. Sempre. E vince. Perché ama tutto quello che fa. La sua storia è nota, ha perso la gamba sinistra a 16 anni in un incidente stradale con il motorino. Tanti penserebbero che sia impossibile decidere di iniziare a correre, ma Gianni non è un uomo qualunque, è un atleta a tutto tondo, è un filosofo della vita. Dopo l’incidente e l’amputazione Gianni ha vissuto una fase buia, ma da questo momento negativo ha saputo trovare la via della rinascita avvicinandosi ad una filosofia molto cara ad altri grandi uomini dalla mente eccelsa. Uomini come Stephen Hawking e Alex Zanardi, che hanno apprezzato quanto avevano per trasformarlo in vita, successo, socialità e strumento per fare del bene nel tessuto sociale.
Grazie a questa fase riflessiva, Gianni è entrato in un circuito positivo che gli ha permesso di vedere sempre più opportunità e svolgere tantissime attività come fossero una vera e propria missione, quella di far capire che i limiti sono solo nella testa di ognuno di noi, che la strada per il successo personale comporta fatica e rinunce e con le sue gesta, il suo sorriso ed il suo carisma ce lo sta insegnando ogni giorno.
“Il fuoco dello sport che mi bruciava dentro mi ha portato a cercare nuove sfide – fa sapere Gianni Sasso – così nella mia carriera ho collezionato diverse imprese, battendo anche dei record importanti: nel 2008 ho corso la mia prima maratona, a New York, poi Chicago ed Amsterdam, dove ho fatto il nuovo record del mondo di 4ore 28’. Tra le tante sfide ho coronato il sogno olimpico, all’età di 46 anni sono andato a Rio de Janeiro, dove mi sono piazzato al 9° posto. Sono stato dirigente di una squadra di calcio a 5, semiprofessionista e capocannoniere della Nazionale di Calcio Amputati, campione Italiano di Paraciclismo (2017), e ho all’attivo ad esempio anche il Cammino di Santiago di Compostela.”.
Per Gianni lo sport è una medicina per mali fisici e psicologici, ha un impatto preventivo su tantissime piaghe sociali e per il suo successo ci spiega il suo mantra, “la rabbia sportiva”. La descrive come necessaria per conquistare il traguardo, quella voglia di arrivare ad un risultato e che, prima della gara, dà la carica e tutte le energie che permettono di partire con la grinta giusta. Gianni dice che è la rabbia sportiva a farlo arrivare al risultato, di risultati non è ancora sazio.
Per questo, domenica 23 Febbraio sarà al via della Napoli City Half Marathon in qualità di atleta e motivatore, poi seguirà una gara da 10 km l’8 marzo a Napoli contro la violenza sulle donne, lo vedremo ancora alla Acea Run Rome The Marathon del 29 Marzo, la rinnovata maratona di Roma, con un asso nella manica, una nuova e più affascinante filosofia “il segreto non è superare i limiti ma vivere come se non ne avessi”.
Ho avuto la fortuna di incontrarlo a Roma il 19 gennaio alla corsa di Miguel, osservandolo mi ha dato una carica indescrivibile è un Grande in tutti i sensi. Grazie di esistere